martedì 1 febbraio 2011
Il fuoco e la polvere
Secondo copione il giorno dopo è quello delle ossa indolenzite, dei muscoli rattrappiti, per qualcuno del mal di testa. E' però anche il giorno del vuoto, dopo tre giorni completamente devoti alla "causa" e una campagna di preparazione del falò che causa il prolungarsi del maltempo autunnale ha richiesto un supplemento di energie e dedizione lungo tutto il mese di gennaio.
Il giorno dopo è allora il giorno dei bilanci e del tirare le somme di un'avventura partita sabato 11 settembre 2010 con il primo taglio.
Le innumerevoli pressioni sullo stato d'animo del gruppo, rappresentate dal già citato maltempo, dall'impiego a tempo ridotto di alcuni fuochisti (gli impegni della vita privata e della sfera personale, giustamente, hanno la priorità), l'oramai famoso sabotaggio, hanno pesato non poco sullo stato d'animo del gruppo.
Eppure gli Zumian sono stati ancora una volta all'altezza della sfida. Alla fine, sotto il Ponte della Cresa c'erano bochi a sufficienza per fare un grade falò. E anche il sabotaggio, benchè perpetrato a sole due settimane dal 31 gennaio, non ha sortito gli effetti sperati dai fuochisti del Vaticano, che hanno voluto inutilmente arricchire lo scherzo con l'onta di un incendio pochi minuti prima del loro falò: il materiale stipato in luoghi sicuri era sufficiente a reggere il peso della sfida. E per cautelarsi già due giorni dopo il "vile attentato" altre 100 fascine erano di nuovo tagliate e legate (grazie Bidio, Massimo, Riccio e tutti gli altri). In più, non dimentichiamolo c'erano 60 fascine "gratis", prelevate comode e già legate sulla provinciale per Succisa a giugno...
Insomma, i bianco rossi si sono presentati alla vigilia del grande giorno consapevoli che anche quest'anno avevano le carte in regola per fare bene. Certo, alcuni meccanismi organizzativi andranno affinati, occorrerà fare tesoro delle sbavature che sono state sperimentate, sarà necessario confrontarsi tra di noi per migliorare ancora e evitare la ripetizione di qualche piccolo errore. Ma la perizia e la capacità acquisita nel corso degli ultimi 10-12 anni dal gruppo Zumian è oramai cosa consolidata.
Ieri sera l'accensione magistralmente condotta dal Bazzi è stata pressochè perfetta: le fiamme hanno raggiunto la cima della pira in ancor meno tempo del 2009, quando il falò fu perfetto in ogni sua singola componente. E questa forza, questo vantaggio nell'accensione è oramai il punto di forza di San Geminiano. La fiamma si è sprigionata verso l'alto in maniera potente e decisa, lasciando l'amaro in bocca a chi si aspettava il tracollo che non è mai arrivato. Ecco allora le recriminazioni sul fumo (non più di quello che fisiologicamente avvolge tutti i falò), o sulla forma del falò (ma nessuno dimentica le travi murali utilizzate dal Vaticano lo scorso anno o le improbabili canne utilizzate quest'anno dai medesimi) o su una parte di pira che non si è consumata proprio alla perfezione, ma che comunque non è caduta, non è rimasta appesa ai pali, e che non ha perso che qualche ramo a combustione oramai conclusa.
Attaccarsi a ciò per decretare l'insufficienza dello spettacolo offerto significa attaccarsi ai lampioni come gli ubriachi di notte.
Perchè sbavature o imperfezioni , che certo possono esserci state, non possono offuscare una superiorità applaudita dal pubblico e rilevata pure, tra ieri sera e stamattina, da diversi pontremolesi, "famosi" e non, incontrati per la strada.
Per San Nicolò è tempo di riflettere, e forse già lo stavano facendo ieri sera, molto meno rumorosi degli altri anni, senza striscioni, senza sfilate (peccato! quella dello scorso anno fu bella), senza volantini deliranti lanciati dal ponte. E pazienza per la cenere che ci è stata tirata dall'alto: al di là del buono o cattivo gusto, il significato che da sotto l'aracata della Cresa abbiamo attribuito al gesto è molto semplice: quelli del Vaticano si sono resi conto di essere polvere.
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Io capisco che certi commenti del giorno dopo possono essere ancora frutto delle sbornie della sera prima pero' c'e' sempre un limite al peggio.
RispondiEliminaOra qui' si dichiara ti certe imperfezioni minime che sono in ogni caso superabili , di una manifesta superiorita' e addirittura di un po' di fumo ma comunque fisiologico. Qua' di fisiologico c'e' sola l'idiozia che chi scrive certe cagate perche' per il resto tutto e' riscontrabile in primis all'occhio umano di chi e' venuto as assistere ( certo prima che svenisse per intossicaz. da fumo ) e poi anche dal video che avete pubblicato . Ogni anno non vi smentite mai nel raccontare idiozie ma noi vorremo in ogni caso che non vi ntiste mai anche nel fare il vostro Falo' e di questo ve ne siamo veramente molto riconoscenti.
La costruzione ricalcava il famoso uovo di Pasqua sempre presenti negli anni scorsi in Piazza Italia ( lo avete fatto per il vento ? boh chissa' ) e da li' e' partito il disastro di un fuoco che e' vero e' bruciato velocemente anche se non dappertutto ma poi il resto e' stato sia visibile che sensibile all'olfatto in special modo ! E che dire della caduta ( non di stile . . quella l'avete ogni anno ) ma di legna , anche quella e' stata veramente inguardabile .
come vi ho detto altre volte dovreste essere piu' respnsabili anche in quello che dite e qui' finisco sottolineando per l'ennesima volta che i famosi ormai 10 12 anni sono stati solo di copia ed incolla ed in quello siete stati veramente maestri .. . . provate a smentirmi !!! . . . meno male che questa buffonata di venire sotto al ponte quando lo facciamo con tanto di videocamere etc e' finalmente finita .
Io vi ringrazio come al solito e ripeto per l'ennesima volta che rinnovo l'invito ad un pubblico dibattito tre contro tre e li' ci potremo confrontare liberamente . . . accettate vi prego !!!!
Bah, la classe non è acqua... e lo stile di questo messaggio, che va ben oltre la gogliardia e il giusto agonismo nè è la dimostrazione, l'ennesima, a dire la verità.
RispondiEliminaTuttavia volentieri pubblichiamo anche perchè tutto questo menare fendenti in aria è la conferma di quanto già scritto: ci si attacca ai lampioni come gli ubriachi alla notte