
Per chi non lo sapesse, a dire la verità i falò pontremolesi sono tre, anche se il terzo di essi si colloca al di fuori della sfida che comincerà domenica sera.
Si tratta del falò di Sant'Ilario. Sant'Ilario è il piccolo oratorio nella foto, costruito poco sotto il Castello nei primi anni del '900 dagli abitanti del Piagnaro e dei Chiosi, laddove si trovava una maestà votiva al bivio tra la strada per i Chiosi e l'antica strada del Brattello. Proprio l'inizio di questa via di comunicazione verso Parma - di cui Sant'Ilario è santo patrono - deve avere spinto all'intitolazione dell'oratorio al vescovo di Poitiers.
Sant'Ilario ricorre proprio oggi, e nel piccolo ma grazioso oratorio verranno celebrate diverse messe e il vespro, alle 16.30. Al termine del vespro, da alcuni anni gli uomini del Piagnaro e dei Chiosi hanno ripreso la vecchia tradizione di accendere un falò, modesto nelle dimensioni, per nulla ambizioso di competere con i due più famosi, ma comunque dignitoso, nel prato che sovrasta la chiesetta.
Non mi è dato di sapere quali siano le vere origini di questo terzo falò, che probabilmente affonda anch'esso in qualche rito pagano.
E' però importante segnalare un rilevante fatto storico, che ci rende particolarmente caro il fuocherello di questa sera: fino ai primi anni '20 del secolo scorso, il falò di San Geminiano veniva bruciato proprio qui, sul sagrato della chiesa di Sant'Ilario. Analogamente, il falò di San Nicolò bruciava non nel Magra, ma di fronte alla chiesa-cappella dell'Ospedale di Sant'Antonio Abate (oggi detto "ospedale vecchio"). In quegli anni, fu la costruzione delle prime linee elettriche a fare propendere per lo spostamento dei falò nei due fiumi, complici anche - si dice - le fiamme che elevandosi molto alte (nonostante la penuria di mezzi e di materie prime del tempo, tutte utilizzate nell'economia rurale) danneggiarono non poco le nuove linee elettriche.
Sì, possiamo dirlo: il piccolo falò di Sant'Ilario di questa sera è anche un ricordo - e quindi oggi un "prologo"- del grande falò di San Geminiano del 31 gennaio.
La sfida sta per cominciare, dunque. Questo non è che l'antipasto!
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