sabato 21 gennaio 2012

La decisione dei fuochisti

Una partecipata e animata assemblea di fuochisti, conclusasi a tarda notte, ieri sera ha deciso che anche quest'anno, nella ricorrenza di San Geminiano, il tradizionale falò nel greto del Verde brucerà secondo tradizione.

Proprio l'elemento della prosecuzione della tradizione, assieme alla considerazione che un folto pubblico (negli ultimi anni stimato in due-tre mila persone) di grandi e piccoli, pontremolesi e non, aspetta con trepidazione di assieparsi sul Ponte della Cresa e su Via del Seminario, ci ha convinto comunque ad andare avanti.

Certamente non possiamo fare finta che nulla sia accaduto, che non ci sia stato un sabotaggio che ha oltrepassato il limite dello scherzo e pure quello della legalità.

Per questo motivo i fuochisti hanno deciso che, pur rispettando la tradizione - che vuole l'accensione di un fuoco al termine delle celebrazioni religiose - allestiranno un falò diverso dagli altri anni, che non avrà gli elementi della spettacolarità e della competizione con avversari che non hanno espresso alcun dissenso rispetto all'accaduto.

La gara dei falò 2012 non avrà quindi nè vincitori nè vinti perchè San Geminiano rifiuta la competizione nel momento in cui questa esce dalle regole della civiltà e del buon senso.

Nel rispetto della tradizione e delle aspettative della gente, l'obiettivo dei fuochisti sarà quello di rendere palese e pubblico il proprio dissenso verso chi con la sua inciviltà distrugge le tradizioni e verso chi non si dissocia pubblicamente da ciò.

Alla luce di queste considerazioni, da qui al 31 gennaio i fuochisti non andranno alla ricerca di nuovi "bochi" per arricchire la dote di fascine scampate al fuoco: benchè sia ancora tecnicamente possibile reperire nuovamente il materiale mancante, riteniamo che debba essere evidente il danno creato alla manifestazione.

Operativamente, in cosa consisterà la modalità prescelta, il pubblico lo vedrà la sera stessa del falò. I fuochisti comunicheranno al pubblico nelle forme e nei modi opportuni le scelte che hanno operato.

I fuochisti si impegnano, compatibilmente con le condizioni meteo del giorno del Santo Patrono, a rendere comunque l'evento del falò un momento di festa per i fuochisti stessi e per il pubblico presente: il falò è una festa e tale deve rimanere. Potranno quindi essere previsti momenti di convivialità nelle forme che si renderanno opportune e praticabili.

In assenza di una chiara condanna di quanto accaduto e di tangibili elementi che lascino intendere una chiara presa di distanza del Comitato per il Falò di San Nicolò dagli autori dell'atto delinquenziale di Serravalle, i fuochisti di San Nicolò sono considerati ospiti non graditi nel greto del fiume e all'intera manifestazione.

2 commenti :

  1. sarei stata con voi qualsiasi decisione aveste preso. felice che la scelta sia stata quella di fare comunque una festa e di condividerla con il pubblico, non mancherò di partecipare.
    Alò alò alò, abbasso San Nicolò

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  2. L'articolo di Davide riassume in maniera pressoché perfetta quanto emerso nella riunione di ieri sera.Tengo a ribadire che ciò che è stato deciso deve essere poi tramutato in fatti sotto il ponte della cresa tenendo fede a quanto ci siamo detti ad inizio serata.Colgo l'occasione per ringraziare gli amici di Scorcetoli per la loro presa di posizione nei confronti di questi atti delinquenziali. Lò lò lò....Chicco

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