Avvisiamo l'anonimo di san Nicolò che continua a volere mandare farneticanti messaggi non firmati, che lo spazio a disposizione degli anonimi, su questo blog è esaurito, a fronte di atti gravi e penalmente rilevanti.
Per fare conoscere la sua opinione può sempre stampare un dattiloscritto stile BR e lanciarlo dal ponte, fare un comizio sabato al mercato, mettere un tazebao sotto il Comune, girare con l'altoparlante sopra la macchina. Come preferisce: qui la sua agibilità è ora pari a zero.
Hai vinto la scommessa, io ora torno a prendere il latte che sono piccolo piccolo.
Sfruttiamo il blog dei fuochisti di San Geminiano per consigliare al "clan" di San Nicolò di evitare eventuali, ulteriori e future incursioni nella "Terra di Mezzo".
RispondiEliminaFocus per Bacco, Scorcetoli.
Rino Barbieri
RispondiEliminaI VERI MOTIVI DELL'ORIGINE DEI FALO'
Ecco quello che ho scritto sul sito di Youtube al film sul "Falò di S. Nicolò del 17 gennaio 2010": il rito del falò non è una festa nata nel Medioevo ma ha origine preistoriche. E' una festa pagana di origine celtica che risale a quei periodi quando l'uomo diventa agricoltore ed in cui l'uomo capisce l'importanza del Sole per la geminazione delle messi. Ed al sole (nei periodi di minima solarità 21 dicembre e massima 21 giugno) dedica, quale forma di preghiera o rito propiziatorio, le pire come una compartecipazione affinché il SOLE continui a girare e a far crescere nuove messi. Quindi un rito pagano preistorico e non medioevale! Un rito che la Chiesa, non potendolo fare sparire, ha cercato di assorbirlo collegandolo ai Santi.Un rito che si era tramandato in molti paesi della Lunigiana ma che oggi è rimasto solo a Pontremoli e Filattiera. Rito di popoli celtici che arrivarono in Lunigiana nel I° millenio a.C. e che ha una corrispondenza anche nella festa dell' albero della CUCCAGNA e nella feste di Samain (31 ottobre) cioè in quella festa Lunigianese delle maschere che oggi è più conosciuta come Halloween.