martedì 2 febbraio 2010

I commenti di quelli di San Nicolò

Tra ieri e oggi gli avversari di San Nicolò (o forse uno solo preso da "sindrome da sentenza compulsiva") si sono accorti del nostro blog, riversandovi dentro i loro commenti, che potete leggere sotto i singoli post.
Commenti, sia detto a scanso di equivoci, che oltre ad essere quasi sempre sufficientemente civili e simpatici come si conviene, sono pure benvenuti. Scusateci per questo se la loro pubblicazione, per motivi tecnici, non è sempre immediata.
Detto questo, se San Nicolò avesse vinto la sfida con il suo falò-supposta rivelatosi dopo la bruciatura il falò fatto con le putrelle, probabilmente i suoi supporter non avrebbero scritto niente: si sarebbero limitati a gongolare al Bar Luciano - dove dopo il nostro falò non si sono fatti vedere, contrariamente ad altri anni - e a farsi un brindisi alla nostra faccia.
Invece no. Hanno perso e come consuetudine legittimamente recriminano, puntualizzano, analizzano alla moviola, sfottono, promettono guerra. Soprattutto si arrampicano sugli specchi rigando il vetro con le unghie.
Il tutto con una novità: dopo l'eliminazione del passaggio a livello di Porta Parma, che ha reso periferico il loro ritrovo, e dopo la chiusura del leggendario Chiosco, i san nicolini, chiusi nel loro rione non sanno più come esprimere le loro rimostranze. Ed eccoli allora comparire sul blog dell'avversario a cercare qualche passante, seppur "telematico" a cui tentare di spiegare che non è vero, che hanno vinto loro, magari continuando a tirare fuori i falò dei primi anni '90, quelli che non appartengono se non di striscio a questa generazione di fuochisti, senza però mai parlare dei falò recenti. Vero?
Cari amici, continuate a scrivere, siete benvenuti. Il nostro blog - in attesa che anche voi cominciate a comunicare l'evento con mezzi al passo coi tempi - è a vostra completa disposizione: potete scrivere che non avete mai subito attentati, che solo voi avete i segreti del falò, custoditi gelosamente nella capanna (quella portata via dal Magra la notte di Natale: probabilmente anche il fiume si era stancato di vedere modesti spettacoli il 17 gennaio), che vi copiamo la tecnica mentre ci offrite un bicchiere (di quello buono, ohimè!), etc. etc. etc. perchè anche questo rende più bella la sfida (che abbiamo vinto).
Di altre cose avremo tempo per riparlare. Nel frattempo dateci dentro con l'antiacido.
Lò lò lò...

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