Con gli ultimi crepitii della fiamma accesa sul greto del Torrente Verde dai fuochisti di San Geminiano si è chiusa anche l'edizione 2014 della Disfida dei falò che vede contrapposte le contrade di San Geminiano e San Nicolò in una sfida che trova le sue origini nei secoli passati, e pare che il tempo non riesca minimamente a scalfirne il fascino suscitando ancora forti emozioni.
E la testimonianza la si è avuta anche quest'anno, con una presenza davvero imponente di persone che assistevano all'ultimo atto della sfida, coprendo interamente i tre lati (ennesima dimostrazione che l'appuntamento con i due falò può diventare un importante punto di riferimento per un'offerta turistica della città) del palcoscenico naturale su cui si andava a mettere in scena l'accensione del falò.
Al segnale convenuto si è dato il via all'accensione della pira, una tra le fasi più delicate ed importanti, che se non eseguita i maniera perfetta rischia di mandare in fumo (letteralmente!) tutto il lavoro svolto. I fuochisti di San Geminiano si sono disposti in cerchio di fronte alla gigantesca pira (veramente enorme, circa una quindicina di metri), e come un cuore solo si sono gettati torce in mano contro l'immensa catasta di "bochi" per dare il via allo straordinario spettacolo.
Una vampata ha avvolto senza la minima esitazione tutta la pira (personalmente una delle più belle fasi di accensione che si ricordi); fiamme che, ruggendo, si sono letteralmente lanciate verso l'alto, dando l'impressione di voler aggredire il cielo per lanciare le scintille fino alle stelle.
Una bomba di luce e di calore capace di interrompere per qualche minuto, nello spazio storico che si colloca tra il ponte della Cresa e le case del rione che si affacciano sul Verde, il buio che avvolgeva questo spettacolare teatro naturale. Un vero e proprio lampo di luce, seguito immediatamente da una "bolla" di calore che ha estasiato i vocianti sostenitori del patrono che hanno così potuto coronare con pieno successo la fatica di un intero anno di lavoro.
Sì perché non bisogna dimenticare (e questo è un riconoscimento che va dato ad entrambe le fazioni in gara) che non c'è solo la "gloria" del momento dell'accensione del falò. Per arrivare puntuali ed in "piena forma" (usiamo una locuzione che si usa solitamente per le persone perché i fuochisti coccolano le loro pire come fossero bambini) c'è un anno di lavoro paziente e nascosto alla ricerca del materiale appropriato che poi possa presentarsi secco al punto giusto all'importante appuntamento.
La pira dopo l'accensione ha un po' ondeggiato sotto l'azione del vento ed una miriade di scintille si sono riversate sul greto creando anche una spettacolare immagine con lo sfondo del Campanone e della cupola del Duomo.
Una spettacolo straordinario quello offerto dai fuochisti di San Geminiano che fa il paio con quello regalato due settimane prima dai rappresentanti di San Nicolò a suggello di una manifestazione che ormai è diventata simbolo della città. (r.s.)
domenica 2 febbraio 2014
Rassegna stampa: Il Tirreno
IL VENTO NON FRENA IL FALO' DI SAN GEMINIANO
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Nessun commento :
Posta un commento