Perché brucia da tempi immemori e non c'è un solo motivo perchè debba smettere di farlo.
Perché è una delle rare occasioni in cui penso a quanto sia ancora maledettamente bella Pontremoli.
Perché prendi ferie, scappi da Parma, chiudi i libri, trascuri famiglie e morose, ma proprio non puoi fare diversamente.
Per il sorriso compiaciuto di chi ne ha visti per così, ma anche per lo stupore e gli occhi curiosi di chi lo vede per la prima volta.
Perché sembra scontato, ma se ci fermassimo un attimo, ci renderemo conto di quanto sia speciale.
Per quel tocco di magico ed epico.
Per trovarsi con persone con cui non ti vedi per mesi, ma con cui in quei giorni sei né più né meno un fratello.
Per le emozioni che da.
Per i ricordi che lascia.
Per la festa che si scatena.
Per i fiumi di gente che vengono a vederlo, continuano a tornare e non smettono di innamorarsene.
Per un bicchiere di vino assaporato con gli amici.
Per gli avversari di sempre, senza cui (e questo dovremo mettercelo tutti quanti bene in testa) tutto questo non avrebbe alcun senso.
Per le persone che hanno trascinato questa magia fino a noi, lasciandoci in eredità il compito di trascinarla ancora per un pò.
Per le sciarpe, biancorosse e biancoblu, che si amalgamano sul ponte tra i riflessi della notte.
Perché potrebbe essere una festa da mille e una notte, ti arrabbi che così non è, ma capisci che se vuoi che le cose cambino il primo a giocarti dovresti essere proprio tu.
Perché dopo tutta la fatica, il freddo, la stanchezza e il sudore, appena lo bruci ti manca già.
Perché comunque vada è un successo.
Perché quella fiamma immensa possa essere un lapillo di speranza.
Perché, perché non c'è un perchè. Certe cose le vivi e basta, e se ti riempiono il cuore e la testa di cose belle, beh signori allora, non c'è un solo motivo per cui debba smettere di viverle.
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