giovedì 4 febbraio 2010

La prova video del trionfo

Per questa eccezionale testimonianza dobbiamo ringraziare Carlo Bertaccini del Rione Mercato di Rocca San Casciano, i nostri gemelli romagnoli. La competenza e la passione per le tecnologie audio e video, hanno portato Carlo a recuperare su Youtube i primi due video a disposizione dei falò di San Nicolò e San Geminiano 2010.
"Allineando" i tempi dell'accensione si vede come - a sostanziale parità di altezza delle pire - San Geminiano arriva 15 secondi prima a "chiudere" con le fiamme l'intera catasta. Segno di una potenza di fuoco che pure dopo, sebbene leggermente scomposta dal vento, continua incessante.
Ora, è vero che San Nicolò aveva un palese problema di sicurezza (assenza di vie di fuga che non fossero l'acqua gelida del Magra) tale per cui l'accensione sul lato fiume è stata necessariamente meno efficiente, fatta con meno torce. Verissimo. Ma basta questo a giustificare 14-15 secondi di ritardo nel completamento della fiamma? Sicuramente no. Anche perchè comunque i bochi avrebbero dovuto essere secchissimi e il vento era assente. Alla fine, facendo la tara a questi elementi, San Nicolò ha acceso molto meno bene che San Geminiano. Basta dare un occhio al cronometro: San Nicolò copre l'intera facciata "Nord" del falò, quella dove non vi erano problemi di di sicurezza e dove si addensano moltissime torce, circa 7 secondi dopo l'intera chiusura dei Zumian!
Il video si ferma laddove le immagini dei due filmati indugiano su altri aspetti. Ma chissà che non arrivi qualche video più lungo: dove vedere sì la fiamma dei Zumian un pò strapazzata dal vento (direi soprattutto sul lato Sud) ma anche le "putrelle" che spuntano dalla pira del Vaticano, un'offesa, secondo un giudizio unanime, al senso estetico richiesto per la tradizione dei falò.

3 commenti :

  1. Ora che uno di San Geminiano mi vemga a parlare di senso estetico significa che siamo arrivati al ridicolo .
    Ti spiego caro amico / nemico cosa vuol dire Falo ' dato che mi sembra che tu non ne conosci molto bene il significato. Che l'accensione possa impiegare qualche secondo di piu' e pregiudicare la bonta' di tutto il fuoco questo non sta' ne in cielo ne in terra e d'altra parte ci avete sempre rimbeccato che il nostro Falo' era troppo veloce . Piuttosto direi che al di la' delle putrelle come le chiami tu la parte fondamentale e' stato il fatto che il Falo' di San Geminiano non e' bruciato uniformamente e questo lo si e' potuto notare dal cappello che e' rimasto con il vuoto totale nella parte in mezzo . Cio' ha fatto si' che piano piano gli ursi e le ginestre del cappello cadevano dando vita ad uno spettacolo indecoroso o meglio al solito vostro spettacolo.
    Questa e' la verita' nuda e cruda caro Zumianino !

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  2. Faccio notare ai lettori che misurare la velocita' dell'accensione non e' molto indicativo della buona riuscita del Falo' che invece deve essere guardato nel suo complesso.
    Dico di piu' dato ero presente ed ho anche cronometrato il giro attorno al Falo' del Zumian che con tanto di macchinario per dare l'acqua all'uva , bagnava la base fino ad un altezza di 2 metri e mezzo , di gasolio e benzina . Tempo impiegato qusi 5 minuti .
    Secondo voi , lettori , quanto liquido infiammabile e' finito sul Falo ? E' abbastanza evidente che l'accensione deriva dalla quantita' di benzina / gasolio che si butta sulla legna , ma continuando a spiegarvi tutte queste cose mi sembra di essere il professorino con gli scolaretti.
    Cerchate di essere piu' seri e meno di parte su ....

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  3. Prendo atto che misurare il tempo dell'accensione non è indicativo di quanto sia ben riuscito un falò. Infatti quando anni fa (allora eravate "i professori") riuscivate voi ad accendere in maniera così fulminea, non lo facevate notare.
    Sul liquido infiammabile: a parte che tutti sanno quanto liquido può contenere una pompa per irrorare il verderame (cioè pochi litri)indipendentemente da quanto tempo ci vuole a fare il giro, andiamo avanti così con scuse e recriminazioni. Anzi, ti aiuto e vado avanti io: le verginelle di San Nicolò non usano carburanti nel loro falò, mentre quelli di San Geminiano, antipatici - come è stato scritto - "come la ... sotto le scarpe con il carrarmato" passano tutti gli ulsi, uno a uno, in un vascone di nafta, prima di metterli nella catasta. Così va bene?

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