lunedì 18 gennaio 2010

San Nicolò: un falò mediocre

Anche con la testimonianza di queste foto (per le quali ringraziamo gentilmente Lara Cecchini), possiamo da subito tranquillizzare tutti i supporter di San Geminiano. Il Falò di San Nicolò 2010 ha dimostrato una modestia sorprendente rispetto alle condizioni meteo nelle quali si svolgeva.
Se lo scorso anno, in un contesto di sottile pioggia e di scirocco che trasportava fumo e faville sul ponte Spagnoli, il Vaticano si espresse con un falò molto valido, quest'anno, segnato da tre giorni asciutti in cui la montatura della pira ha potuto procedere senza intoppi e una serata senza un'alito di vento lasciava presagire alte fiammate, le aspettative di assistere ad un bel falò sono state smentite.
I fuochisti di Pedrola hanno costruito una pira esteticamente brutta, a forma di pera, con il palo centrale svettante dagli ulsi, elemento antiestetico che solo il "pipoccio" ha parzialmente mascherato. La bruciatura lascerà poi intuire l'uso di pali murali a metà altezza atti a sostenere il peso della pira, il cui effetto visivo, una volta che le fiamme si sono ritirate, è stato davvero pessimo.
Ma passiamo al fuoco. Un numero spropositato di torce si cinge intorno alla pira tra gli incessanti fischi dei Zumian. Ad un cenno, le torce, molto concentrate sul lato ponte e assai diradate sul lato fiume (per la carenza di vie di fuga, dicono), aggrediscono il falò.La pira incendiata alla base sembra però non volere rispondere. Le fiamme sembrano volere esitare, rimangono ferme alla base, poi cominciano faticosamente, lentamente e - come testimonia la foto - in maniera non uniforme, a salire. Si capisce da subito che sul lato fiume l'accensione non è stata delle migliori o il materiale usato non era dei migliori.Sul lato fiume le fiamme arrivano in vetta quando sul lato ponte hanno già raggiunto la punta da un paio di secondi. Un paio di fumate nere, come quelle di una locomotiva a vapore che arranca, rendono ancora più modesta l'operazione più importante del falò.
Chi ha visto l'accensione del falò di San geminiano 2009, la rapidità dell'ascesa delle lingue di fuoco e l'assenza di fumo di quella notte, anche con occhi imparziali può dire che quella di ieri sera è stata tutta un'altra storia. Ben più mediocre.
Per i meno esperti e per chi non ha mai visto un falò: sembra che parliamo di tempi interminabili; in realtà stiamo parlando di secondi, certo. Comunque troppi per potere dire di avere visto ieri sera un bel falò. Con un'ulteriore aggravante: quando la pira è stata completamente incendiata, ci si aspettava un paio di belle vampe, di quelle che una volta sul Corriere Apuano il nostro Tonino avrebbe definito "alte come il Castello", "viste dalla piana di Mignegno". No, niente di tutto questo: sembrava di assistere ad un falò, come dire?... imbolsito.Il falò si è consumato senza ulteriori difetti ma anche senza alcun sussulto verso l'alto, anzi, nonostante l'assenza di vento le fiamme si agitavano di qua e di là, come se si rifiutassero di esprimere la potenza che gli era stata richiesta. Le voci dei tifosi vaticani, molto più flebili rispetto agli altri anni, sono la più chiara controprova che qualcosa non ha funzionato.
Mentre i Zumian, soverchianti, animavano il ponte con il loro tifo. Se il tempo non tradirà, la vittoria, l'ennesima, è X XXXXXXX XX XXXX !!! (ci autocensuriamo per scaramanzia).

2 commenti :

  1. qualcosa mi dice che mi sono giocata l'ospitalità dei fuochisti di san nicolò nei prossimi anni :-)
    L.

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  2. Anch'io mentre guardavo bruciare la catasta avversaria ho avuto fin dall'inizio il sentore che questo falò non sarebbe mai "decollato" compiutamente... non so... ho avuto la sensazione che qualcosa potesse non aver funzionato nella costruzione ma chi può dirlo con esattezza...(l'aspetto estetico qualitativamente inferiore rispetto al passato potrebbe essere un indizio, senza considerare la caduta di stile avvenuta con l'apparizione dietro le fiamme delle assi ridenominate prontamente in loco "putrele").
    Rimane il fatto che ai miei occhi, forse di parte, è apparso un falò meno alto, meno vigoroso, bruciato più velocemente del solito. Forse era meno pieno, meno "porpito" di "ingredienti".
    Infatti a mio avviso nel falò di quest'anno sono diminuite rispetto al passato le vampate di fumo nero che solitamente dal ponte si vedono "ribollire" sotto il giallo delle fiamme al contrario di quelle del nostro fuoco che si contraddistingue per la "limpidezza" della fiamma che nel momento della sua massima potenza appare quasi di un bianco abbagliante.

    Coraggio Ragazzi... mettiamoci tutto il nostro impegno nei tre giorni della costruzione per non sprecare la fatica del lavoro degli scorsi mesi e BISSARE IL SUCCESSO DELL'ANNO SCORSO.

    Massimo G.

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