martedì 26 gennaio 2010

Con gli occhi al cielo

(foto Arianna Toma, da www.galleriafotografica.it; nel 2004 lavorammo così. E dopo la neve, un momentaneo sole....)
(poi la pioggia e lo scirocco, ahinoi)


Oramai tutto è pronto: i bochi ben protetti sotto i teli; le fascine di quercia - quelle bruciate nel vile attentato - recuperate in misura ancora maggiore rispetto a quelle andate in cenere; la capanna ultimata e collaudata con esito positivo; i pali già pronti per l'uso; i rondelli per le torce già immagazzinati in cantina; riunioni dei fuochisti già svolte.
Bene. Non c'è altro da fare. C'è da aspettare. E l'attesa, la snervante attesa, è tutta con gli occhi all'insù. A scrutare il cielo.
Perchè a questo punto è il meteo la carta decisiva. Gli amici meteorologi da oltre un mese ammettono che i modelli di previsione non consentono certezze oltre le 12 ore, in questo periodo.
Ancora oggi il sito http://www.meteoapuane.it/ ci ricorda, annunciando la previsione per mercoledì: "Si rammenta ancora una volta che la situazione è molto complessa e dinamica, con possibili cambiamenti: seguire i prossimi aggiornamenti per conferme".
Come dire: non ci resta che pazientare. Con lo sguardo all'insù. E incrociando le dita.

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